Girare per Selinunte fa proprio uno strano effetto: per la prima volta ci siamo trovati in una città devastata dalla guerra che ne porta chiaramente i segni.
Quando sui libri di storia dicono "e i cartaginesi sterminarono la popolazione e rasero al suolo la città" fa un'impressione relativa - o almeno a me ha sempre fatto un'impressione relativa. E' roba vecchia, di gente vecchia che non c'è più, e poi erano dei barbari, non conoscevano la tecnologia e l'ONU...
Trovarsi però nel luogo oggetto di tale trattamento ti dà la giusta dimensione di cosa significhi una frase del genere.
Radere al suolo: rendere un tempio alto decine di metri, con colonne che alla base sono 3,5 m (tre virgola cinque metri, dico!) di diametro, un cumulo di sassi senza senso (almeno per i comuni mortali).
E ovviamente non solo i templi: stessa sorte toccava alle abitazioni, che ancora puoi vedere e toccare, aggirandoti all'interno. E stessa sorte toccava chi quelle abitazioni le viveva.
Tremendo, un destino inappellabile e senza pietà.
Sembra lontano nel tempo - ma davvero quando ci si aggira in contesti come Selinunte se ne capisce il senso vero - ma se pensiamo a cosa succedeva non più di 10 anni fa nei Balcani occidentali sarebbe bene che tutti riflettessimo ancora sul senso di frasi come quelle che si leggono sui libri di storia. Sterminare la popolazione e radere al suolo la città.
E magari, come fecero i romani con Carthago, spagiamoci sopra anche il sale, così nemmeno all'erba viene in mente di ricrescere. A futura memoria.
Tristi pensieri a parte, Selinunte è veramente bella. Doveva essere una città splendida, così arroccata su un colle a pochi metri dal mare, su una collina degradante verso l'acqua. Due, tre, quattro colli ciascuno con uno scopo, con un senso: l'acropoli, i templi maggiori, altre strutture religiose e di accoglienza, in basso il porto a ricevere guerrieri e .
Una bella visita, in un contesto splendido. E, devo dire la verità, ben vengano le ricostruzioni "discutibili" (così la guida del Touring la definisce) come quella del tempio G, l'unico quasi interamente ricostruito dei numerosi presenti nell'area. Guardate lecommercianti foto qui http://picasaweb.google.it/alessio.lucarotti/ViaggioInSicilia12Giugno# e ditemi se veramente preferite il filologico ammasso di macerie sparso qua e là alla "discutibile" ricostruzione del tempio G...
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